giovedì 20 novembre 2008
Gigi e Roberto
L' altro ieri sera il TG1 ha dato una notizia della massima importanza, io ne scrivo oggi perchè non solo, essendo cornuto, ci ripenso, ma anche perchè certi semi malefici hanno bisogno di un po' di tempo per mettere germogli.
La notizia era che Gigi D'Alessio ha ammesso ufficialmente (in un intervista al "prestigioso" Vanity Fair) di aver suonato alle feste di matrimonio di noti camorristi. Ma poverino, che doveva fare, quelli lo minacciavano di morte. Povero cocco, come poteva rifiutarsi. Uno gli ha detto espressamente "Se non suoni al mio matrimonio ti taglio la gola". Ovvio che uno non può rifiutarsi.
Anche Roberto Saviano, quando gli hanno detto "smetti di scrivere", ha smesso, no? Quando gli hanno detto "smetti di parlare in pubblico", ha smesso, no ? Quando è arrivato a Napoli un carico di tritolo che aveva praticamente il suo nome sopra ha smesso, no ? NO ?! Ah, NO?!
Ma come ?
Due parole sul simpatico Gigi: lui e Roberto non sono così diversi, entrambi sono due "artisti" (perchè Gomorra è anche un bel libro, inteso come opera d' arte, a mio avviso, ben scritto, voglio dire), solo che hanno scelto due modi un po' diversi di esserlo. Non solo, ma venendo ad altri cantanti, io non credo che nessun boss abbia mai chiesto a Pino Daniele, o a Enzo Avitabile o a Zulu dei 99 Posse di cantare al suo matrimonio. Perchè ?! Perchè (pur non essendo i primi due molto "politicizzati") tutti e tre non sono neanche lontanamente contigui a certi ambienti, non cantano una certa "napoletanità" fatta di guitti, malomme, e ragazze innamorate di questa umanità; sono con la loro opera portatori di valori che, anche implicitamente, sono anti-camorristici.
Quindi Gigi, vaffanculo !
Hai usato quel circuito per farti spingere a Napoli e dintorni, e ora che sei famoso, vieni a piagnucolare che certe cose le hai fatte perchè ti minacciavano di morte.
Lasciatemelo dire in napoletano, è davvero un "omm' e merda"!
PS:tra l' altro non per fare il seguace di Lombroso, ma basta guardare le facce per capire la differenza !
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7 commenti:
beh, come dire? le cose non avvengono per caso. E' difficile resistere , è vero, però c'è anche un modo per "sfruttare" la malavita; abbiamo illustri precedenti (sembra che anche il grande Sinatra o , in tempi più recenti, il nostro Renis) di artisti che hanno "subito" le pressioni della malavita e poi hanno fatto anche una bella "carriera". E' sempre stato così; pensa solo al fatto che durante il fascismo non tutti hanno preso la tessera. Tu hai due bisnonni che non si sono piegati.
E un trisavolo che hanno ammazzato di botte per lo stesso motivo...
quando hai usato il termine Artisti per Saviano e D'Alessio, ho pensato "da quando Gigi e' un artista?".
per il resto, la notizia l'avevo letta e mi ero dedicata ad altro per non rischiare la gastrite.
A me Gigi non sta simpatico ma, sinceramente, accostarlo alle scelte di Saviano è un tantino azzardato.
C'è chi è mafioso e chi non lo è.
Paragonarli ha senso?
E' azzardato sì, ma credo abbia senso accostarli in questo caso: abbiamo due esempi diversi di come un "artista" possa reagire e gestire l' ambiente sociale che lo circonda, facendo scelte diverse e decidendo di sfruttare i "bug" del sitema che lo circonda oppure di denunciarli...
Se penso a quante persone normali (giornalisti, imprenditori, testimoni) vivono sottoscorta o devono cambiare citta' perche' hanno detto di no...
... mi associa al tuo vaffanculo.
Veramente dalle facce si direbbe il contrario. Ma io alla fisiognomica non ci credo. O almeno non credo di crederci.
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