domenica 30 agosto 2009

No news, good news!

Spronato da una blogger di cui non farò il nome (la chiameremo per comodità Valeriasprona) son qui a darvi ragguagli.
Che dire, il ritorno in una Roma deserta ed infuocata è stato duro, ma anche piacevole.
Ho trovato ad aspettarmi una casa vuota che inizialmente sembrava respingermi (per questo passavo quasi tutta la giornata fuori, per non parlare delle notti), ma piano piano la cosa migliora, e cerco di mettere tutto nella giusta luce. Spostare oggetti, modificare assetti non è una mancanza di rispetto: la casa sarà, per un po', casa mia, e l' unico modo per convicerci bene (e per convivere anche col ricordo di JJ) non è certo renderla un mausoleo. Ciò non toglie che sto molto più dietro alle piante sul balcone ora che lei non c è di quando era qui a "ricordarmi" amorevolmente di farlo. Che poi queste mie cure non abbiano molto successo è un altro paio di maniche (credo che col clima dell' ultima settimana le uniche piante con una certa speranza di vita sul balcone siano i cactus).
L' altra grossa novità è che mi sono pesato, e sono finalmente venuto a sapere quanto lardo mi porto addosso. Ora, non vi dirò il numero preciso, ma diciamo che peso meno di Bisteccone Galeazzi, ma più di Kate Moss, anzi, mettiamola così, peso molto più di Kate e non molto meno di Giampiero. Per questo è scattata l' operazione dieta. In una settimana ho perso un chilo e mezzo, ma anche un sacco di buon umore nel mettermi a tavola, data la costante presenza sulla stessa di bresaole e ricotte varie! L' altro problema legato alla dieta è che mi sto svenando per comprare le chilate di verdure che utilizzo per saziare il mio povero stomaco. Però sono diventato un esperto nella scelta e nella pulizia delle verdure stesse...ed ho capito perchè i fagiolini già puliti costano molto di più degli altri!
Al lavoro le cose vanno, mi aspetta un settembre nero, fra esami di stato, presentazioni a congressi, studio per l' esame di dottorato e soggetti da testare. Ma come giustamente mi ha fatto notare un amico, c è davvero da lamentarsi quando uno non ha niente da fare, perchè vuol dire che le prospettive sono poco rosee.
Nel frattempo ho rivisto una ragazza che avevo cominciato a frequentare prima della pausa estiva. Le cose vanno bene, e direi che ormai la storia è derubricabile dalle "tresche" per entrare nel magico mondo delle "storie serie". La qual cosa mi spaventa un po', dato che mi ero abituato a scansare di brutto i sentimenti. Però è vero anche che chi non risica non rosica, e lei mi fa avere dei pensieri che non avevo da molto tempo. Uno di questi mi è venuto in mente l' altra sera in macchina, in ritorno da Ostia. Eravamo sul sedile di dietro, e ad un certo punto lei si è ranicchiata su di me e si è addormentata. Mi è venuto da pensare che per un uomo "grosso" come me è bello avere una ragazza "piccolina" (e lei lo è) perchè è come se questo riuscisse a dare un senso alla nostra grossezza:siamo grossi per poter accogliere lei, in tutta comodità.
E su questa nota da bacio perugina vi saluto e vi abbraccio. Spero solo di non far passare altri venti giorni!

giovedì 13 agosto 2009

L' Argentario, le polemiche estive e la Ficamaschia

Devo ammetterlo. Quest anno ho fatto le vacanze di un cinquantenne. E già mi è andata di lusso facendole. Le mie magre finanze e il settembre che mi aspetta (ricco di impegni, direi quasi miliardario di impegni) mi hanno limitato non poco. Per fortuna esistono gli amici, anche quelli che parlano poco ma poi fanno molto, e capiscono che magari portarti una settimana al mare a casa loro per farti dimenticare un po' la tristezza e la paura del futuro è la cosa migliore che possano fare per te. Però sono state vacanze da cinquantenne! Siamo stati a casa tre sere su sei, e le uscite sono state molto morigerate, composte soprattutto da lunghe passeggiate sui lungomare di porto Santo Stefano e porto Ercole, con una puntata mezza matta a Capalbio, ed una giornata a Montalcino, in cerca del Brunello. Quasi vacanze enogastronomiche direi, data la mole di sagre visitate.
Però l' Argentario è un posto splendido, un posto in cui i monti, anche abbastanza impervi, si sposano splendidamente con il mare, un signor mare, regalando panorami come questi.




E cale come questa.


O questa.


Poi torno, e trovo pane per i miei denti, con la polemica sugli insegnanti di religione e sulla pillola abortiva.
Sul primo argomento non mi pronuncio neanche. Direi che l' anomalia fosse proprio nel fatto che persone selezionate dalla curia entrassero nel merito a proposito del giudizio che un collegio di docenti della scuola pubblica esprimeva su uno studente.
Nel secondo caso credo che l' intervento più prezioso sia quello dello splendido ministro Gasparri, sempre pronto a regalarci nuove perle. Il ministro sostiene che l Agenzia Italiana del Farmaco non è autorizzata a pronunciarsi sull' efficacia e sull' utilizzo di un farmaco in quanto non ha alcuna "legittimazione democratica". Questo intervento è prezioso proprio perchè mette perfettamente in luce la deriva della democrazia che stiamo vivendo al momento. Tale deriva si chiama "populismo" e designa per l' appunto un sistema in cui è la legittimazione popolare l' unica cosa che conta nel emettere giudizi non solo morali, ma anche scientifici, o estetici o etici su di un qualsiasi argomento. Ciò che ci si dimentica è che se anche l' intera popolazione mondiale sostenesse che l' acqua è composta da una sola molecola di idrogeno ed una di ossigeno, l' acqua sarebbe sempre composta da due molecole di idrogeno ed una di ossigeno, non ci son cazzi. Allora il ministro Gasparri ha tutto il diritto di sindacare sulle norme per l' utilizzo dell RU-486, ma, benchè democraticamente eletto al parlamento, non ha alcun titolo, essendo un giornalista [sic!] per dare giudizi scientifici a proposito di un farmaco.
E qui chiudo.
E la Ficamaschia, direte voi!
Eccola, dico io!

domenica 2 agosto 2009

Luoghi dell' anima e strade bianche

In questi giorni, complice l' umore un po' malinconico e i lunghi pomeriggi estivi da riempire, mi sono dato ad una mia personale Recherche proustiana.
Dopo aver buttato merda per anni su Spoleto e sui luoghi nei quali ho passato l' ultima infanzia e la preadolescenza, sono arrivato alla conclusione che, nonostante tutti i limiti che questo paese ha, è casa mia. O meglio è il luogo in cui, sopra ogni altro, io mi sento a casa.
E' non è solo questione di "aria di famiglia". Certo, qui ci sono ancora i miei genitori ed i miei fratelli, oltre alle persone che più ho frequentato nel passato. Ma non è solo quello. E' proprio la geografia di questi luoghi che mi fa sentire a casa.
I dolci pendii coperti di ulivi, le cime più alte coperte di verde, le strade bianche che portano chissà dove.
Ecco, soprattutto le strade bianche nei dintorni di casa mia mi fanno capire che finalmente sono tornato.
Le stesse strade che dai nove ai tredici anni ho girato in lungo ed in largo, esplorandole fino in fondo, seguendone tutti i rivoli fino alla cime delle colline, il fondo delle valli, le case abbandonate, le radure.
Proust aveva le maddalene, io ho le strade bianche. Ma l' effetto è lo stesso. Mi è bastato ricalcare per pochissimo quelle strade bianche, per tornare immediatamente bambino, con la capacità di immaginare che alla fine di quella strada, ci fosse chissà che.