mercoledì 22 ottobre 2008

O Mamma le droghe !!


Una nuova orripilante pubblicità progresso dilaga in televisione. E' l' ultima intelligentissima pubblicità progresso contro la droga. Un giovane, spesso il viso in primissimo piano, con le pupile dilatate (come se non ci fossero droghe che le pupille le restringono), in una discoteca (come se la gente non si facesse le cannette a casa o le botte sul lavandino del bagno dell' ufficio), che si guarda sperduto attorno. La solita voce cavernosa e un po' inquietante si bea nell' informarci che fin dalla prima assunzione la droga ("qualsiasi droga", si picca di aggiungere la voce) ti "rovina i neuroni" (chissà cosa direbbe il professore di fisiologia cerebrale di questa espressione ?) e che le droghe (e qui di nuovo il censore ci ricorda che parla di "tutte le droghe"), in sostanza "ti bruciano il cervello" (altro termine eminentemente tecnico, usato nelle migliori riviste di neurobiologia). Ora. Ora questo mi fa abbastanza incazzare, per tutta una serie di ragioni. In primis le droghe non sono tutte uguali, il livello di neurotossicità delle droghe varia in maniera incredibile dall' una all' altra, sarebbe come dire che il cibo "tutto il cibo" fa ingrassare, o che i cani "tutti i cani" mordono. In seconda istanza la droga non "brucia il cervello", le droghe, a seconda della sostanza della quale si sta parlando, possono, a lungo andare, provocare danni strutturali e funzionali al cervello, in maniera proporzionale alla neurotossicità della sostanza, ed agli anni di abuso. Non solo, ma vi sono svariati metodi (parlo di metodi scientifici, benchè molti provati solo sul "modello animale", essenzialmente topolini bianchi e fortunate scimmiette) perchè, chi decida in coscienza e pienamente informato di assumere una data sostanza, possa ridurre al minimo i rischi presenti e futuri; questi metodi vanno dall' assunzione di determinati "antidoti" (ad esempio assumere benzodiazepine prima della ketamina riduce di svariate volte il rischio di sviluppare sintomatologia epilettica, o semplicemente, strano ma vero, assumere integratori alimentari ricchi di triptofano prima di prendere exsatsy o MDMA, aiutano a ridurre il down, aumentando la propria "riserva" di serotonina), all attenzione per le condizioni ambientali (chi assuma extasy in discoteca se ha l' accortezza di idratarsi molto e spesso e di fermarsi ogni ora dieci minuti per combattere l' aumento di temperatura riduce a zero il rischio di shock), all' attenzione per la compagnia (tutti gli allucinogeni andrebbero presi assieme ad un "sitter" che, rimanendo lucido, possa gestire eventuali brutti viaggi o emergenze). Tutto questo si traduce in una sola parola che va per la maggiore negli stati veramente liberali (o forse solo con una classe dirigente ed una cittadinanza con un' intelligenza nella media) e che qui da noi è pressochè sconosciuta, si chiama "riduzione del danno", ed è l' unica vera arma che si possa schierare contro le brutture che la droga produce. Perchè, secondo me queste ultime sono il problema, e non le sostanze in se. Informare, avvertire, legalizzare, controllare. Questa la ricetta, vedo però che siamo ben lontani dall' attuarla.

Diceva Bukowski:"Tutti abbiamo udito la donnetta che dice: "oh, è terribile quel che fanno questi giovani a se stessi, secondo me la droga è una cosa tremenda." poi tu la guardi, la donna che parla in questo modo: è senza occhi, senza denti, senza cervello, senz'anima, senza culo, né bocca, né calore umano, né spirito, niente, solo un bastone, e ti chiedi come avran fatto a ridurla in quello stato i tè con i pasticcini e la chiesa."
Non vorrei dire, ma Zio Buck aveva l' occhio lungo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

In tutto questo tuo dotto disquisire di neuroni, droghe, prima quella poi quell'altra che riduce l'effetto, riduzione del danno e tutte le varie elugubrazioni, io non capisco proprio una cosa: per quale cazzo di motivo non ci si può divertire in modi più sani, al limite farsi una cannetta ogni tanto in compagnia???!!!

Belphagor ha detto...

Eccolo il residuo del sessantotto: una cannetta ogni tanto si, una strisceta di MDMA ogni tanto no. Perchè ?? Perchè uno è naturale e l' altro no ? Perchè uno fa meno male dell' altro (cosa di cui non sono convinto) ? Le droghe sono mezzi, come tutti i mezzi bisogna vedere quali sono i fini che spingono ad usarli e il modo di farlo (certo ci sono droghe dalle quali star lontani a priori...)

Anonimo ha detto...

Guarda che io nel 68 avevo dieci anni e l'unica droga che conoscessi era la crostata di nonna Natalina! riguardo alla nocività delle droghe, non credo che ci voglia un'intelligenza superiore nè anni di studi per capire che differenza c'è tra una sostanza che ti rende un po' allegro e una che ti fa sballare completamente, anche se io - a dire la verità - non sono poi molto esperta. Però leggo i giornali e vivo in questo mondo e non mi sembra di aver mai sentito dire di qualcuno che sia morto per una canna, mentre per tutto il resto sì.

Artemisia ha detto...

Gli spot devono per forza semplificare. A dirti il vero ci ho capito poco nella tua spiegazione della riduzione del danno. Non è meglio farne a meno, compreso della cannetta ogni tanto?

Belphagor ha detto...

Guarda Arte, faccio un esempio che potrà sembrare poco calzante, ma è così che la vedo io (anzi facciamo due esempi). C' è un tizio che vuole andare in Yemen, un bel posto, ma segnalato dalla farnesina come uno dei più pericolosi nei quali fare turismo, ora tu al tizio lo dici che non è una buona idea andare in Yemen, che è pericoloso, che ci può restare secco. Ma il tizio insiste, ora, cosa è più intelligente fare, comincare a gridargli che andare in Yemen "UCCIDE", che "lo Yemen ti spegne" (ehehehe) o magari dargli qualche dritta su come meglio evitare, se proprio vuole andare, di trovarsi con un simpatico coltello confitto nella gola ? E ancora, un tizio esaltatissimo decide che senza parapendio non può vivere, ora tu puoi dirgli fino allo sfinimento che basta un lancio sbagliato e mai più parapendio (ne un sacco di altre cose) ma se lui prorpio lo vuole fare, invece di rendere illegale il parapendio, magari è meglio se regolamenti i posti, i luoghi, le persone adatte a fare parapendio. Ecco, se vuoi la mia le droghe sono come un viaggio in Yemen o il parapendio, cose pericolose, di cui si potrebbe fare a meno, ma che la gente continuerà a voler fare, e allora cerchiamo di fargli(si fare) meno male possibile.

Artemisia ha detto...

Mah, non sono esperta e mi fido di quello che consigli. Al tizio che vuole andare in Yemen gli direi che se succedesse qualcosa non conti sulla Farnesina e al tizio del parapendio gli direi che non conti su un contributo per i funerali.
Troppo semplicistico?
Il vantaggio di legalizzare certe droghe che invece vedo subito di primo acchito e' quello di vanificare (almeno in parte) l'arricchimento di chi ci commercia illegalmente. Per il resto non so.

Belphagor ha detto...

Hai ragionissima, ma anche limitare i danni alla salute delle persone vuol dire avere un ricasco economico positivo. Comunque è bello discutere con persone aperte e non dogmatiche come te, anche di argomenti "sensibili"...grazie !

Anonimo ha detto...

Posso fare un esempio anch'io (ben sapendo che Belphagor dirà che è uno dei miei soliti esempi a c***o)? Allora tutti sappiano che l'auto è pericolosa e per noi genitori sarebbe splendido se fosse vietata la guida ,,,,chessò fino a quarantanni. Ma non è possibile, allora forse è meglio cercare di insegnare il rispetto dei limiti, l'uso della cintura, evitare di bere prima di tornare a casa e cose del genere. Questo non eliminerà le morti del sabato sera ma potrebbe limitarle.

Belphagor ha detto...

bravo uno, non è uno dei tuoi soliti esempi del c***o!!