mercoledì 28 gennaio 2009

Odio "Il giorno della memoria"


L' immagine è presa dal sito dei "Paguri" di Don Zauker (ne approfitto per dire che qualora violassi il Copyright, la levo subito) e spiega senza bisogno di tante parole perchè odio il giorno della memoria.
Alla lunga mi sembra diventato come la festa della mamma, l' 8 marzo, San Valentino: un occasione in cui "celebrare" cose e persone che poi il resto dell' anno chi se ne sbatte.
"Oggi prendiamoci tutti per mano, e pensiamo a quei poveri 6 milioni di ebrei, ma solo a loro eh, che quelli ancora vivi ci stanno ancora un pochino sui coglioni, e sono dei nazistoni cattivi pieni di soldi che: 1)se sono israeliani sono degli assassini sanguinari che uccidono poveri palestinesi inermi, la cui unica colpa è quella di aver votato a larga maggioranza un "partito" che nella carta costituente ha l' obiettivo di distruggere "l' entità sionista" e che farcisce le città israeliane di missili (che oggi sono Qassam ma se domani si ingegnano un po' vedrai che bel casino)2) se non sono israeliani sono ebrei della diaspora che tanto comunque non sono veri abitanti del paese in cui abitano ma spie dell' "entità sionista" cui danno appoggio in maniera pregiudiziale, per cui alla fine della fiera vale la descrizione al punto 1".
L' europa alla Germania e ai nazisti gli dovrebbe fare un bel monumento, in cui li si ringrazia di essersi addossati, soli, la croce dell' antisemitismo nella storia, quando invece gli ebrei hanno preso sputi e percosse in tutta europa, da quando i romani gli hanno distrutto gerusalemme (i romani odiavano gli ebrei, magari ci possiamo ricordare anche questo). Magari potremmo ricordarci i ghetti in cui hanno sempre vissuto in italia, in spagna, in francia, in polonia (il ghetto di Varsavia mica se lo sono inventati i nazisti), nei paesi baltici, ecc. ecc. Persino negli States in molti Country Club non facevano iscrivere gli ebrei. Allora nella giornata della memoria ricordiamoci tutto questo, e magari ricordiamocene anche il 28 di gennaio, o il 30 di luglio, che non si fa un soldo di danno.
6 milioni sono morti, ma molti sono ancora vivi, grazie a Dio, qui ed ora. A me piace pensare di essere soprattutto loro amico.

7 commenti:

Saretta ha detto...

pensıamo a quello a cuı stıamo andando ıncontro ın ıtalıa: alle classı separate, alle ragazza che muoıono annegate solo perche rom e nessuno sı puo degnare dı salvare un rom, alle ımpronte dıgıtalı deı bambınıi, aı CPT... sı, tuttı ı gıornı non solo uno all anno.

sara un caso che la parola da mettere nel "verıfıca parola" sıa COLITI???

Anonimo ha detto...

Ricordare una volta all'anno è meglio che non ricordare mai. Perché il rischio è proprio questo; ti ricordi quando a Pianoro per il 25 aprile esponevamo la bandiera tricolore? Ecco, ad un certo punto abbiamo cominciato a dire: ma che palle 'ste lettere dei condannati a morte! che palle 'sti vecchietti che ancora me stanno a di dei partigiani! Basta , è acqua passata, non serve più, ormai la repubblica è consolidata e le lotte partigiane sono solo un ricordo dei tempi andati. E così , piano piano , abbiamo messo tutto nel dimenticatoi. Così oggi ci troviamo uno dei peggio fascisti che tutti i giorni, senza nemmeno essersi sciacquato la bocca a dovere, sputa, non solo in senso, figurato, sentenze.

Belphagor ha detto...

@saretta:ti quoto dall' inizio alla fine !
@seneca:hai ragione, ma è l' irrigidemento e la "statutizzazione" (termine che non credo approverebbe ne il signor Devoto ne il signor Oli) della memoria che contesto, è chi sale sul palco a parlare di quanto fossero cattivi i nazisti e magari poi ti vota l equiparazione di repubblichini e partigiani, chi parla dei "6 milioni" e poi schifa i 13.900.000(fonte wikipedia) che sono più che vivi ed attivi adesso, e magari si scaglia anche contro i 5.200.000 che vivono in israele, e il loro paese se lo tengono stretto con le unghie e con i denti, dopo aver preso calci in culo a tutte le latitudini !
In sostanza, mio caro e avito genitore, voglio dire che, esattamente come della resistenza, se ne dovrebbe parlà de più, no de meno !

Anonimo ha detto...

è un giorno particolare...

Artemisia ha detto...

Mi sento piu' vicina alla posizione dell'avito genitore. Concordo con Belphagor che le "celebrazioni" spesso servono per lavarsi la coscienza e sentirsi autorizzati a fare il contrario il resto dell'anno. Purtroppo pero' tolta la "giornata", la memoria non si spalma sugli altri giorni ma tende a sparire. Ahime'!

Il Censore ha detto...

I Romani non odiavano gli Ebrei, erano gli Ebrei che non volevano saperne di chinare la testa: prima permisero loro di vivere con i propri costumi e la propria religione, poi li obliterarono un tre-quattro volte (a caro prezzo, va detto: è più duro un fanatico religioso che un legionario).

Belphagor ha detto...

@il censore:in primis complimenti per il blog, davvero interessante. In seconda istanza hai ragione, ma secondo me questo porta acqua alla mia tesi: i Romani impararono ad odiare, ed a temere, gli ebrei, proprio in virtù del loro non voler piegare la testa, della loro natura caprbia che li porta a restare se stessi, o ad essere i più canonici cittadini del paese in cui abitano, senza per questo essere meno ebrei...