domenica 11 gennaio 2009

Cristi moderni

Oggi mi va di appesantire un po' il web.
La figura del Cristo, per quanto da secoli delle anime belle ce la presentino come rivoluzionaria, è in realtà normale amministrazione in ambito antropologico, e specialmente per quanto riguarda i miti e le leggende degli antichi. Voglio dire che la figura dell' eroe innocente che si carica il peso e le sofferenze del mondo sulle spalle, e si sacrifica per il resto dell' umanità, è presente in moltissime culture, lungo tutto l' arco della storia umana (a volte la cosa non era neanche tanto figurata, e il prescelto di turno ci lasciava le penne per davvero).
Anche nel mondo contemporaneo.
Questa cosa mi è venuta in mente proprio l' altro giorno, guardando "Control", un bellissimo film inglese sulla vita di Ian Curtis, cantante e frontman del fondamentale gruppo della scena post-punk Joy Division (per altro consiglio vivamente il film a tutti).

Ian Curtis era un ragazzo sensibile, viveva in un grigio sobborgo inglese, alquanto triste. La sua adolescenza un po' sconvolta non è così estrema da essere ricordata. Si dilettava nello scrivere poesie, finchè un amico non gli disse che cercava una voce per il suo gruppo. Questo evento e una passione smodata per la musica (Bowie, Iggy Pop, Velvet Underground, Sex Pistols e simili) lo avviarono verso una carriera musicale. I suoi testi sono tutti dolenti, profondi, strazianti, a volte parlano del dolore che danno le troppe emozioni, un grumo attorcigliato come il nodo gordiano, scioglibile solo con un colpo di spada, a volte parlano invece del dolore di non provare niente, del vuoto interiore, della morte che affrontiamo ogni giorno. Le musiche dei Joy Division sono scarne, il basso regge quasi da solo la melodia, la chitarra squarcia l' aria, la batteria compressa, che a volte sembra quasi elettronica, tiene un tempo minimale, erede del punk, che angoscia ed attrae nelle sue spire, come un pericoloso serpente nero.
I Joy Division hanno un grande successo, vendono molti dischi, in inghilterra diventano una band di culto, vanno persino in televisione. Nel frattempo Ian si è sposato giovanissimo, con Annie, hanno avuto una bella bambina, lui l' ha conquistata con poesie e lunghi silenzi contemplativi.
Poi arriva Annik, la bella ragazza belga, Ian se ne innamora perdutamente, e capisce che lei lo ama come Annie non l ha mai amato: Annik ama il dolore di Ian, non solo quello che prova, ma anche quello che da agli altri, anche a lei.
Annie e Ian fanno un sacco di tira e molla, alla fine è lei che decide di finirla, Ian lungi dall' essere contento non vorrebbe perderla, comincia con Annik un rapporto di amore ed odio, lei è causa della sua felicità e del suo dolore.
Nel frattempo Ian ha scoperto una cosa terribile: è epilettico. Le crisi arrivano ovunque (persino sul palco), in qualunque momento, i farmaci funzionano per poco, e quando funzionano lo rendono sonnolento e spento e depresso (qualcuno potrebbe malignamente affermare: più del solito).
Ian comincia a sgretolarsi, non vuol più salire sul palco, la sua iniziale voglia di vivere, nonostante il dolore, cede il passo alla rassegnazione.
Il 18 maggio del 1980 Ian Curtis si impicca, all' età di 23 anni.
E nasce la leggenda.
Ecco: Ian Curtis è stato per tanti suoi fan come un Cristo. Si è caricato tutto il dolore del mondo sulle spalle, è stato toccato dal male (o dal divino, vista la natura particolare di una malattia come l' epilessia), dal destino, come Gesù è entrato in una Gerusalemme esultante (doveva partire addirittura per una tournè negli Stati Uniti) per poi morire il venerdì, solo e sconfitto.
Solo che Ian, a parte che nei cuori di milioni di govani, non è mai risorto.
Però con la sua morte ha permesso a tutti questi giovani di identificarsi parzialmente con lui, di scendere con lui negli abissi di dolore che provava, di morire con lui col cappio al collo, e, loro sì, di risorgere alla fine dell' album, mondati dal dolore e dalla tristezza.
Un analisi simile è tranquillamente attuabile per un altro famoso suicida oggetto di culto, che per altro a Gesù un pochino assomigliava: Kurt Cobain.

Ecco un paio di liriche dell' uno e dell' altro:

Joy Division - Isolation


In fear every day,m every evening,
He calls her aloud from above,
Carefully watched for a reason,
Painstaking devotion and love,
Surrendered to self preservation,
From others who care for themselves.
A blindness that touches perfection,
But hurts just like anything else.

Isolation, isolation, isolation.

Mother I tried please believe me,
I'm doing the best that I can.
I'm ashamed of the things I've been put through,
I'm ashamed of the person I am.


Isolation, isolation, isolation.

But if you could just see the beauty,
These things I could never describe,
These pleasures a wayward distraction,
This is my one lucky prize.

Isolation, isolation, isolation, isolation, isolation.




Nirvana - Smell like teen spirit


Load up on guns
Bring your friends
Its fun to lose
And to pretend
Shes overboard
Myself assured
I know I know
A dirty word

Hello (x 16)

With the lights out its less dangerous
Here we are now
Entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now
Entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My libido

Yea

Im worse at what I do best
And for this gift I feel blessed

Our little group has always been
And always will until the end

Hello (x 16)

With the lights out its less dangerous
Here we are now
Entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now
Entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My libido
Yea

And I forget
Just what it takes
And yet I guess it makes me smile
I found it hard
Its hard to find
Oh well, whatever, nevermind

Hello (x 16)

With the lights out its less dangerous
Here we are now
Entertain us
I feel stupid and contagious
Here we are now
Entertain us
A mulatto
An albino
A mosquito
My libido
Yea

13 commenti:

Anonimo ha detto...

“La figura dell' eroe innocente che si carica il peso e le sofferenze del mondo sulle spalle, e si sacrifica per il resto dell' umanità”, come tu dici, non mi sembra esatto: è monco, io credo.
Certo è che ci sono sempre chiodi e martello, o Attak più sbrigativo, a appiccicare a un legno chi dice ‘ama il prossimo tuo come te stesso’—ma ama il prossimo tuo è suggerire corale e altrimenti inattuabile metodica di vita, mentre caricarsi il peso e le sofferenze del mondo per volerlo cambiare, sembra essere pura vanitosa e protagonista superbia.
Mentre l’una cosa auspica che una metamorfosi (nella quale io non credo) accada perché nata, l’altra cosa non auspica ma vuole: quasi pretende con la stessa prepotenza che causa le sofferenze che sembra combattere e con sofferenza portare.
coccoina

Belphagor ha detto...

@coccoina:oppure è vero il contrario: caricarsi il peso del mondo come "missione" intima e personale, vedere le sofferenze grandi e piccole e viverle come proprie nella solitudine della propria stanza, fino a non farcela più e morire per farle cessare, all' interno come nel mondo, perchè pensiero e realtà sono una sola cosa, è vero ardimento e totale abnegazione; predicare comandamenti impossibili (e poi risorgere il terzo giorno per essere coronati dalla gloria degli angeli e sedere alla destra del padre), voler cambiare il mondo è vera superbia...

Anonimo ha detto...

se guardi bene, è esattamente quel che dico anch'io--voler cambiare: folle e superbo...eppoi non credo di conoscere nessuno che fece tutta quella fatica che tu dici e risorse...dentro il mio E=Mc2, o non lo trovo proprio, oppure non c'è...c'è un piccolo qui pro quo...ma quello, se rileggi, passa...un saluto...
coccoina

Belphagor ha detto...

Avevo capito l' inverso...my fault !

Artemisia ha detto...

L'accostamento mi sembra un tantino azzardato. Comunque mi cerco subito il film. E' triste vero?

Belphagor ha detto...

@arte:è vero, è azzardato, ma è frutto di una sensibilità personale, e di un amore smisurato per la musica di Ian. Il film è triste, ma forse meno di quello che ti aspetti, la recitazione è splendida, la regia precisa e la fotografia da sturbo (per altro è girato in uno splendio bianco e nero)!

Artemisia ha detto...

Il mio informatico me l'ha trovato solo in inglese. Sob!

Belphagor ha detto...

@arte:se hai un client torrent (tipo utorrent), cerca questo torrent:
Control.2007.iTALiAN.LD.DVDRip.XviD-SiLENT
è in italiano ed in buona qualità...

SunOfYork ha detto...

a me love will tear us apart ha cambiato la vita molto più della bibbia, questo è poco ma sicuro
sun

Artemisia ha detto...

Thanks a lot! Non so cosa sia ma il mio informatico di fiducia lo saprà sicuramente :-)

Belphagor ha detto...

@sun:grandissima ! io li ho scoperti con love will tear us apart e non li ho più lasciati...direi che un pochino la vita l ha cambiata anche a me !
@arte:mi incuriosice l' identità di questo informatico: marito o figliolo ?

Artemisia ha detto...

Marito. I figlioli ci giocano e basta. Non ne capiscono un tubo di informatica, ahimè. Trovato il film (con grande disappunto del marito :-P)

Belphagor ha detto...

@arte:appena lo vedi dimmi cosa ne pensi !!