venerdì 26 giugno 2009

Dilatare il tempo

Poco meno di un ora fa ero sul 310. Di ritorno da una bella serata aperitivo con alcuni "colleghi" del laboratorio. Persone che conosco da non tantissimo tempo, ma alle quali mi sento già tanto affezionato. Un gruppo affiatato. Alcune tra le poche persone con le quali mi sento di essere davvero come sono. Un po' di pettegolezzi lavorativi, massimi sistemi, cazzate. Una scaletta da aperitivo classica.
Fuori la città nella sua veste notturna dava il meglio di se. Un piacevole tepore scaldava la mia pelle, ed un tepore di tipo appena diverso mi scaldava dentro.
Che bello il momento in cui, salutati gli amici, si resta un po' soli, a tirare le somme della serata.
Ed ho avuto un pensiero, un desiderio. Ho pensato che sarebbe stato bellissimo che, come in un film di Lynch, l' autobus non si fermasse più. In quell' autobus vuoto, avrei potuto, e voluto, restarci per sempre, per sempre sera, per sempre questa bella città, per sempre di ritorno da una bella serata, per sempre quel tepore fuori e dentro.
Mi è venuto da pensare che in fondo questo è il nucleo della malinconia: il desiderio ed il tentativo di dilatare gli attimi, unito alla consapevolezza che farlo è impossibile.
Per sempre sera, l' autobus che viaggia chissa dove, i lampioni come sentinelle lungo la strada, un bel ricordo da rivivere. E' questa la malinconia.
PS:ho sempre odiato i blog pesantoni, di genere adolescienziale, specie se il detentore del blog adolescente non lo dovrebbe essere più da qualche annetto. Vorrei avere la leggerezza di Valeria (anche se al momento lei questa leggerezza non la sente), la pacata oggettività di Artemisia, la vis umoristica di Marco, la matura consapevolezza di Unodicinque (che ora si fa chiamare Seneca52, e ingenera un po di confusione), ma che ci devo fare, partorisco solo post pesantoni :D!
PPS:buttiamoci sopra pure il fatto che mi stavo ascoltando sto pezzone, và...

6 commenti:

Crazy time ha detto...

ho mangiato appena un biscotto americano portato da un amico....credo che mi sentiro' di nuovo leggera tra un secolo e mezzo :)


il post che hai scritto e' molto vero e bello. Non e' pesante per niente.


solo che dovresti scrivere un po' piu' spesso :)


vale

marco1946 ha detto...

grazie del complimento (se sono io il Marco in questione, se no COME NON DETTO)
come Crazy time penso anch'io che dovresti scrivere più spesso: non è obbligatorio essere al top tutte le volte, è comunque un buon esercizio

Federica ha detto...

hanno ragione entrambi
tutto vero anche quello che scrive lei..
se la sua logica funziona che pensieri mi verranno ora che sto lavorando in laboratorio col "paraoke" di sottofondo?

Artemisia ha detto...

No no no, grazie per la "pacata oggettività", ma a me questi post che tu chiami "pesantoni" piacciono assai. Magari mi riuscisse di cogliere e descrivere così bene tale dolce malinconia! Ci riuscivo un po' di anni fa quando non ero ancora "troppo inquinata dal fare" (l'espressione non è mia, bensì dell'amica blogger Liber-Manu ma mi è piaciuta molto e la rivendo subito).
Allora, caro Belphagor, beccati questo post dal diario di Artemisia ventitreenne e tienti stretto la tua splendida sensibilità.

Anonimo ha detto...

Ma hai dimenticato "la sferzante ironia di Alianorah"... :-(

Belphagor ha detto...

Rimedio: "la sferzante ironia mddi alianorah" :)