mercoledì 13 maggio 2009

Alla donna che non ho ancora incontrato (?)




I see danger
On the corner sent by me
Shadows the ways
Straight away you ran from me
I heard you calling
Yes, I heard you calling
I heard you calling
Yes, I heard you calling

I hear silence
I hear silence in my heart
From a distance
Turn your back and run from me
Heard you calling
Yes, I heard you calling
Heard you calling
Yes, I heard you calling

When it happens
You will be no friend of mine
Take the first chance
When I am no longer free
Heard you calling
Yes, I heard you calling
Heard you calling
Yes, I heard you calling

In the future
When you want me in your heart
I won't be there (help you)
If you call out in the dark
Heard you calling
Yes, I heard you calling
Heard you calling
Oh yes I heard you, heard you, heard you, heard you calling

Can you hear me deep inside
From these feelings I can't hide
Can you hear me deep inside
From these feelings I can't hide
Oh, can you hear me deep inside
From these feelings i can't hide
Can you hear me calling you
Can you hear me calling you
Can you hear me calling you
Can you hear me calling you

PS: malgrado l intro un po' lunga (1:33)o vi PREGO di prendervi 7 minuti e qualcosa per sentirvela tutta...

venerdì 8 maggio 2009

Berlin

Ho pensato che scrivere di Berlino è troppo difficile. Come far capire quanto mi sia piaciuta la città, l' ambiente, l' atmosfera ? Ho deciso allora per un (non troppo) breve tour fotografico, corredato di didascalie.
Spero vi divertiate!arri



L' arrivo. La mia felicità era più dovuta al fatto di essere di nuovo a 0 metri sul livello del mare che ad altro!




Il portone della casa in Simplonstrasse 8.





A Berlino l' antico, ben poco, e il moderno, assai, sanno comuqnue fondersi in maniera splendida.







Non potevano certo mancare le foto del muro. Ne di una delle ultime tre torrette che erano situate nella terra di nessuno rimaste in piedi, come potete vedere io cerco di attraversare la terra di nessuno, ovviamente sfuggendo il cattivo capitale dell' ovest per andare tra le braccia dei miei fratelli proletari della DDR!!








Pare che a Berlino non si facciano mancare i palazzi di grandi architetti contemporanei. Ho visto le più belle costruzioni che mi sia mai capitato di incrociare (Piano tra l altro ha colpito anche li! Il suo è l' edificio nell' ultima foto).







Il Memoriale per le vittime dell' olocausto si trova appena fuori dalla porta di Brandeburgo. Un po' come se noi lo mettissimo di fronte al Colosseo. Nella sua semplicità è di un efficacia incredibile, il fatto che la gente lo possa attraversare risponde ad un preciso disegno del progettista, che voleva un "memoriale vivo". Io lo trovo splendido!








In città ci sono anche ben DUE memoriali dedicati ai valorosi soldati sovietici che hanno liberato la città. Roba da rimangiarsi le svolte centriste per sempre ! :)
Scherzi a parte c' è davvero di che commuoversi, in quanto ad architettura "pedagogica" i regimi comunisti non dovevano farsi insegnare niente da nessuno!




Operai al lavoro sulla torre di AlexanderPlatz. Stavano mettendo una specie di guaina alla torre stessa...








Come forse è intuibile ero alquanto affascinato dai riflessi sulla Sprea. Occhio perchè sembra il tramonto, ma in realtà è l'alba (la famosa "alba del giorno dopo").






Questo è quello che facevamo "aspettando" che si facesse l' alba per fare le foto dei riflessi sulla Sprea.






E così è come ci svegliavamo DOPO le notti passate a far tardi!



Anche a Berlino non posso esimermi dal fare l' idiota!



Qunando si dice "la spada di Damocle"!!


E bon, in realtà ho fatto 460 foto in sette giorni, ma ho pensato che questo fosse più che sufficente no!!

mercoledì 6 maggio 2009

Avrei voluto...


Avrei voluto, in questo mio primo post post-ritorno (scusate il gioco di parole), parlare di Berlino, di come mi sia piaciuta, di cosa abbia fatto, di come vorrei tornare, anche domani. E invece parlerò di Roma. O meglio, di questa sera di Maggio a Roma, la prima sera, quest anno, che mi sembri davvero estiva, o meglio che mi dia davvero l impressione che l estate si sta avvicinando.
E' la temperatura mite, gli odori nell' aria, la qualità stessa della luce serale, è tutto questo che me lo dice.
E me lo dice parlando al cuore antico che possiedo, all atavica parte di me che ancora, nonostante tutto, vive con le stagioni. Le cellule che nel chiasma ottico rilevano la luce, e l' allungarsi delle giornate, le stesse cellule che condivido con i rettili.
E come sempre lo stomaco si chiude un po', una dolce sensazione di mestizia mi pervade.
E mi porta anche a scrivere parole un po' desuete, come mestizia, appunto, o desuete.
Io credevo scioccamente che il perturbante potere della primavera fosse indissolubilmente legato ai turbamenti adolescenziali e tardo adoloescenziali.
Eppure sembra non essere così. Gli anni passano e ogni maggio mi scombussola un po'. E nulla cambia, nulla muta, se non il mio viso allo specchio, ed il giro vita, per la verità.
Ma le sensazioni, i sentimenti, sono sempre quelli. I rimpianti un po' forzati, la tristezza coltivata come una pianta rara, con fiori bellissimi e narcotizzanti, come quelli di loto. La voglia di giornate che non finiscano mai, e la troppa stanchezza per viverle.
O forse è questa casa vuota, senza JJ, che per la prima volta sento davvero mia in cinque anni. Il sottile diasgio nello stare solo, ed il sottile piacere, di cui in parte quel disagio è figlio.
O forse è solo il ritorno alla vita normale, dopo una parentesi che a vederla da fuori è quasi onirica.
O forse è solo che "a notte vivon strani fantasmi e sogni vani, che danno quell' ipocondria ben nota, poi, la bottiglia è vuota"